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Toggle“Dove tutto è possibile”
Sembra una frase fatta, ma arrivando per la prima volta a New York, non puoi che constatarlo. Sarà l’idea del sogno americano, saranno i milioni di film ambientati in questa città così unica oppure l’architettura quasi impossibile dei grattacieli che ti sovrastano per centinaia di metri… ma c’è un’energia che ti spinge a fare cose che hai sempre tenuto nel cassetto (troppo timide anche solo per fare capolino). Così è stata per l’idea di aprire questo Blog: rimasta chiusa nel suo nascondiglio sicuro fino a questo momento : Il mio viaggio a New York. Sono stata a NY per sette giorni (qui l’articolo sul mio itinerario), a Febbraio 2023… ma sto già programmando di tornarci entro la fine dell’anno (se tutto va come deve andare).
Per chi non mi conoscesse, adoro scoprire: mi informo il meno possibile sulle caratteristiche di un luogo prima di partire, in modo tale da permettermi di meravigliarmi e stupirmi una volta arrivata a destinazione, ma devo ammettere che un’infarinatura generale è d’obbligo.
Qui sotto ho raccolto tutte le informazioni sulla città che avrei voluto sapere prima della mia prima volta a New York.
New York è un arcipelago
The Big Apple è costituita per tre quinti da isole, ma andiamo con ordine. E’ divisa in 5 distretti: due facenti parte di una penisola (Il Bronx, il più settentrionale; Manhattan, più a Sud) e tre insulari (il Queens, Staten Island e Brooklyn). Non farti spaventare: è (ovviamente) super collegata attraverso ponti, tunnel, metropolitane, traghetti e taxi.
Sono presenti anche altre piccole isole come Roosvelt Island e Governors Island, oltre che all’altrettanto piccina ma molto più famosa Liberty Island: chissà quale statua svetta su questo francobollo di terra alla foce del fiume Hudson.
Manhattan, la “vera” New York
Manhattan è il cuore pulsante della città: l’80% di quello che nell’immaginario comune “è New York” si trova a Manhattan: l’Empire State Building, il One World Trade Center, Wall Street, Central Park e via dicendo. Non basterebbe un mese a visitare tutto ciò che ha da offrire questo distretto.
Viene suddivisa per convenzione in Upper Manhattan (la zona a nord, verso il Bronx), Midtown (zona centrale) e Lower Manhattan.
Il sistema di nomenclatura delle strade a prima vista potrebbe mandare in confusione, ma (in linea di massima) è più semplice di quanto non sembri. Basta ricordare questa semplice regola:
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- Avenue: decorrono in “verticale”, secondo la direzione Nord-Sud. La numerazione va in progressione da 1st a 12th partendo da destra: la 1^Avenue si trova alla destra di Manhattan, verso l’east river; la 12th si trova all’estrema sinistra, verso il fiume Hudson. Molto importante è la 5th Avenue: decorrendo alla destra di Central Park, divide in East e West le street.
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- Street: decorrono in orizzontale, dal basso verso l’alto. Esse vengono suddivise di East e West dalla 5th Avenue: per esempio se su un cartello trovo scritto “E 48 ST” vuol dire che mi trovo sulla 48^ strada nella metà a Est rispetto la 5th Avenue.
Giuro, è molto più difficile scriverlo che viverlo (anche se non è sempre veritiero al 100%, ma da un’idea di orientamento per la città).
Manhattan, la “vera” New York…. ma non solo.
E’ vero, il grosso si trova a Manhattan, ma non bisogna dimenticarsi di esplorare anche gli altri “Borough”: ognuno di essi offre piacevoli scoperte ed angoli suggestivi come nella zona di DUMBO o il Bushwick collective a Brooklyn oppure l’americanissimo Yankee Stadium nel Bronx.
Per visitare queste perle un po’ fuori mano, consiglio di informarsi e fare un tour guidato in autobus: si macinano km, il tempo passa, vedi cose ma soprattutto le capisci perché qualcuno che ne sa ti spiega cosa stai guardando.
New York: una città, due stati.

Alzi la mano chi, pensando al monumento simbolo di New York, pensa a sua maestà la Statua della Libertà. Tutti.
Eppure il colosso verde non si trova nello stato di New York, ma bensì nel confinante New Jersey. Liberty Island, seppur appartenente allo stato di New York, si trova, per poche centinai di metri, all’interno delle acque territoriali del New Jersey. Due stati al prezzo di uno.
“Ok il prezzo è giusto”, ma non a New York.
Si sa, New York è la città più cara del mondo. E’ risaputo. Non lo dice la vostra amichevole “Trip”, ma Google.
Appena arrivata, vedendo i prezzi pensavo “Beh, pensavo molto peggio”.
Povera illusa.
Compravo, andavo alla cassa e mi ritrovavo a pagare più del totale dei singoli pezzi acquistati. Perché? Perché negli USA i prezzi esposti non sono comprensivi di tasse e mance, ma vengono addizionati solo al momento del conto. Surprise!
La prima volta a New York, la prima volta con gli occhi lucidi ad un museo.
Tutti sappiamo cosa sia successo l’11/09/2001. Tutti abbiamo sentito milioni di telegiornali, visto centinaia di documentari e video in merito alla caduta delle torri gemelle. Tutti sappiamo che in quella data hanno perso la vita centinaia di persone, ma finché non si visita il memoriale dedicato all’attacco aereo al World Trade Center non ci si può rendere conto completamente di cosa sia successo quel giorno di più di vent’anni fa.
La visita vale il viaggio.
New York ed il vento canadese.
Premessa: come già accennato in precedenza, ho visitato New York una sola volta (per ora!) ed è stato durante la stagione fredda, ovvero nel periodi di fine febbraio. Di base, non mi aspettavo di trovare un clima caraibico, ovviamente, ma la grande mela mi ha proprio fregata: paradossalmente, il giorno in cui ha fatto più freddo è stato l’unico giorno di pieno sole che abbiamo trovato. Infatti, il vento a NY è un nemico amico: da una parte, libre il cielo dalle nuvole regalando giornate meravigliosamente terse e pulisce l’aria dall’inquinamento, ma dall’altra (proveniente direttamente dal Canada) raffredda l’atmosfera e ti catapulta direttamente in un altro Stato USA: l’Alaska. Allego una foto dimostrativa di come mi aggiravo per Brooklyn giusto per rendere l’idea.

E tu hai già vissuto la magia della Grande Mela o sogni di farlo un giorno? Condividi le tue esperienze, pensieri e desideri nella sezione commenti sotto l’articolo! E se questo racconto ti ha fatto sorridere o sognare, non esitare a condividerlo con i tuoi amici viaggiatori.
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